Redenta La Rossa

Schifetto Carlofortino realizzato dal cantiere Biggio-Carloforte nel 1995.

Armatore Daniele Ragnedda

Note:

Le origini di questa imbarcazione si possono far risalire a metà dell'Ottocento ed il suo impiego si è protratto fino a poco prima della seconda guerra mondiale. Barca con prua e poppa molto rastremate, caratterizzata nell'opera morta da bordi laterali inclinati verso l'esterno e convessi, definiti appunto tabarkini, che forniscono un buon appoggio sull'acqua. Lo scafo ha un classico rapporto lunghezza/larghezza di poco superiore a 3/1. Nasce come imbarcazione impiegata per la pesca di aragoste con nasse; lo schifetto era munito di un vivaio interno. Uniche concessione l'inserimento di una discreta tuga e l'ingrandimento del pozzetto. Per la realizzazione sono state usate essenze di rovere, ulivo, iroko, mogano, abete, douglas e pino d'aleppo.

Dati Tecnici:

Lunghezza Ft. mt.7.60,   Larghezza Max mt.3.04

Baglio Max mt. 2,60    Superficie Velica mq. 45 circa